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L’Anti-Budget: il metodo semplice per gestire i soldi
Un approccio sorprendentemente semplice alla gestione del denaro. E, a differenza dei metodi tradizionali, funziona.
Lo scorso weekend ho partecipato a un matrimonio. Degli amici che avevano visto certi video di influencer finanziari mi hanno chiesto cosa ne pensassi della formula 50-40-30-20 per decidere quanto spendere in vacanza.
Una specie di regola perversa che ti dice quanta parte dei tuoi risparmi puoi usare… in base a quanti figli hai. Cose tipo: “se ne hai due, stai nel 20%”. Altrimenti sei irresponsabile.
Ora: le persone sanno che mi occupo di soldi, e appena mi vedono pensano che anche io le giudicherò per come spendono i loro. In poche parole: se scrivi di finanza, sei automaticamente quello che ti dice che non puoi fare certe cose “perché costano troppo”.
Ma io non credo nei fogli Excel pieni di rinunce. Io adoro quando le persone spendono per ciò che amano, e ignorano tutto il resto. Il punto non è quanto spendi. È se lo fai con lucidità, senza sensi di colpa, dopo aver messo in sicurezza i tuoi obiettivi.
Se decidi che non vale la pena ordinare su Deliveroo, o di non bere più di un bicchiere di vino al ristorante, e preferisci risparmiare quei 100 euro a settimana per regalarti 10 giorni in più all’anno in un hotel 5 stelle: non sei un tirchio. Sei una persona che decide consapevolmente a cosa dare valore.
“Fai un budget” è il consiglio che fa sentire intelligenti quelli che lo danno. Ma non cambia nulla nella vita di chi lo riceve.
Perché c’è una fregatura: non lo fa nessuno.Invece di monitorare ogni centesimo (sfiancante), segui solo tre passaggi semplicissimi: pagati per primo risparmiando e investendo automaticamente una percentuale fissa del tuo reddito, copri le spese essenziali e poi spendi tutto il resto senza sensi di colpa né fogli Excel.
Perché i budget tradizionali ti fanno odiare i soldi
I budget tradizionali tolgono tutta la gioia dal denaro, trasformandolo in un obbligo. Ti costringono a registrare ogni acquisto e ogni decisione, creando stress attorno a qualcosa che dovrebbe aiutarti, non farti del male.
Ti fanno ossessionare per ogni euro speso, ti puniscono con il senso di colpa quando sgarri e ti intrappolano in un ciclo di micro-gestione di spese che spesso non fanno la differenza. Falliscono perché si concentrano sulla privazione, invece di creare un sistema che funzioni davvero nella tua vita reale.
Perché i budget tradizionali falliscono?
Ecco alcuni motivi chiave:
Richiedono un monitoraggio continuo, diventando un secondo lavoro non richiesto.
Generano colpa e vergogna quando esci dal tracciato, anche per motivi validi.
Trattano tutte le spese allo stesso modo, ignorando il fatto che alcune ti rendono felice e altre no.
Ti spingono a lesinare sulle piccole gioie ignorando le spese importanti che incidono davvero sulla tua salute finanziaria.
Risultato: ti distraggono da ciò che conta davvero: risparmiare, investire e spendere con consapevolezza sommergendoti di regole, calcoli e frustrazione. Non sorprende che la maggior parte delle persone abbandoni tutto dopo poche settimane.
Perché l’Anti-Budget funziona (e ti fa sentire bene)
I budget tradizionali falliscono perché vanno contro la psicologia umana: ti chiedono di monitorare tutto e di usare forza di volontà costante. L’anti-budget ribalta tutto: lavora con il tuo comportamento naturale, non contro di esso. E funziona proprio per questo.
Diversamente dal budgeting classico, l’anti-budget si basa su tre semplici step:
1️⃣ Risparmia in automatico.
2️⃣ Copri le spese essenziali.
3️⃣ Spendi il resto come vuoi, senza colpa.
1. L’automazione gestisce le priorità al posto tuo
Quando imposti trasferimenti automatici per risparmio e bollette, i tuoi obiettivi più importanti vengono raggiunti prima ancora di iniziare a spendere. Avviene in automatico, in sottofondo, senza che tu debba pensarci ogni giorno.
Risultato: meno decisioni da prendere, meno stress e un sistema che lavora per te anche mentre fai altro.
2. Spesa “senza colpa” chiara e definita
Dopo aver coperto risparmi e spese fisse, il denaro che rimane è tuo. Puoi spenderlo come vuoi, senza pensieri. Hai già fatto il tuo dovere, ora puoi goderti il piacere.
Questo è quello che faccio io:
“Nel mio piano di spesa consapevole ci sono quattro categorie: costi fissi, risparmio, investimenti e spesa senza sensi di colpa. Quando hai finito, il sistema ti dice quanto puoi spendere liberamente. Questo ti libera. Ti fa capire esattamente quanto puoi permetterti senza compromettere i tuoi obiettivi di lungo termine.”
3. Elimina i conti mentali
Niente più conteggi mentali tipo: “Posso permettermelo?”. Il sistema lo sa già per te. Hai coperto ciò che conta, ora puoi vivere più leggero.
4. Riduce l’ansia da soldi
Quando sai di essere in carreggiata, puoi spendere senza paura. Avere un sistema dà una serenità che nemmeno le rinunce riescono a offrire.
Molti clienti dicono di sentirsi “più leggeri” e “per la prima volta, davvero padroni del proprio denaro”.
5. Smonta il mito del “risparmiare rinunciando al caffè”
Saltare un colazione da 5 euro non cambia la tua vita se quei soldi non vanno davvero da qualche parte. Il risparmio deve essere intenzionale e automatizzato, non solo fatto di piccoli sacrifici.
6. È sostenibile nel tempo
L’anti-budget è semplice, flessibile, realistico. Puoi seguirlo per anni, non solo per qualche settimana. E i risultati veri arrivano proprio dalla costanza.
Dove l’Anti-Budget può fallire
Non è perfetto per tutti. Ecco i limiti da considerare:
1. Presuppone che tu non spenda troppo
Se esageri con la spesa libera, potresti trovarti a secco prima della fine del mese. Serve un minimo di disciplina o l’impegno a costruirla.
2. Non adatto a redditi irregolari
Se sei freelance o lavori a chiamata, le entrate possono essere imprevedibili. In questi casi, fissare importi automatici può diventare complicato.
Serve creare prima un fondo di sicurezza per assorbire le fluttuazioni.
3. Nasconde le spese problematiche
Non monitorando tutto, certe abitudini (tipo deliveroo ogni sera) possono passare inosservate finché non erodono la tua flessibilità finanziaria.
4. Ti fa perdere opportunità di ottimizzazione
Non sapendo dove va esattamente il tuo denaro, potresti continuare a spendere in cose che non ti danno valore. Un controllo periodico è utile per riallineare i tuoi soldi alle tue priorità.
5. È difficile se vivi con un budget già tirato
Se a fine mese non ti resta nulla dopo le spese fisse, l’anti-budget non funziona. Prima va creata una margine finanziario minimo.
6. Alcune persone hanno bisogno di più struttura
Se sei una persona che ama i confini precisi e le regole, questo approccio può risultare troppo “aperto”. In quel caso, un metodo più rigido può aiutarti a sentirti più in controllo.
Gli errori più comuni con l’Anti-Budget
Dimenticare le spese irregolari: bollo auto, regali, assicurazioni annuali… serve un fondo separato per queste voci.
Saltare il fondo emergenze: senza un cuscinetto di 3–6 mesi, basta un imprevisto per mandare tutto all’aria.
Risparmiare troppo, troppo presto: partire troppo aggressivi porta a mollare. Meglio iniziare con poco e aumentare gradualmente.
Non tenere sotto controllo i costi fissi: se aumentano troppo, soffocano risparmi e spese libere.
Non aumentare il risparmio quando cresce il reddito: ogni aumento di stipendio è un’occasione per risparmiare di più, non per spendere di più.
Pensare “l’ho impostato, ora me ne dimentico”: automatizzare è utile, ma serve una revisione trimestrale per restare allineati con i tuoi obiettivi.
L’Anti-Budget fa per te?
È perfetto se:
Odii il budgeting tradizionale ma vuoi controllo.
Hai un reddito stabile.
Sei già consapevole delle tue spese.
Vuoi semplicità e automazione.
Vuoi goderti la vita oggi, ma costruire sicurezza per il futuro.
Non è l’ideale se:
Non sai dove finiscono i tuoi soldi.
Hai un reddito irregolare.
Hai problemi con spese impulsive.
Ami monitorare ogni dettaglio.
Quindi: cosa devi fare?
Dividi il tuo reddito netto in quattro categorie:
1. Costi fissi (50-60%)
Affitto/mutuo, bollette, abbonamenti, assicurazioni, spese fisse. Aggiungi un 15% di margine per imprevisti. Se superi il 60%, serve rivedere qualcosa.
2. Investimenti (10%)
Fondi pensione, ETF, strumenti di lungo periodo. Automatizza da subito. Meglio iniziare con poco che aspettare troppo.
3. Risparmi (5-10%)
Fondo emergenze, acconto casa, viaggi. Tieni conti separati per ogni obiettivo.
4. Spesa senza colpa (20-35%)
Qui arriva il bello. Usa i tuoi Money Dials: scegli cosa ti dà gioia e taglia tutto il resto.
I soldi al servizio della vita
Il piano di spesa consapevole non serve a “risparmiare per risparmiare”, ma a vivere meglio.
Quando il tuo denaro è allineato con i tuoi valori, smette di essere una fonte di stress e diventa uno strumento potente per costruire la tua vita ideale.
Grazie per aver letto fin qua.
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L’Anti-Budget: il metodo semplice per gestire i soldi
Un approccio sorprendentemente semplice alla gestione del denaro. E, a differenza dei metodi tradizionali, funziona.
Lo scorso weekend ho partecipato a un matrimonio. Degli amici che avevano visto certi video di influencer finanziari mi hanno chiesto cosa ne pensassi della formula 50-40-30-20 per decidere quanto spendere in vacanza.
Una specie di regola perversa che ti dice quanta parte dei tuoi risparmi puoi usare… in base a quanti figli hai. Cose tipo: “se ne hai due, stai nel 20%”. Altrimenti sei irresponsabile.
Ora: le persone sanno che mi occupo di soldi, e appena mi vedono pensano che anche io le giudicherò per come spendono i loro. In poche parole: se scrivi di finanza, sei automaticamente quello che ti dice che non puoi fare certe cose “perché costano troppo”.
Ma io non credo nei fogli Excel pieni di rinunce. Io adoro quando le persone spendono per ciò che amano, e ignorano tutto il resto. Il punto non è quanto spendi. È se lo fai con lucidità, senza sensi di colpa, dopo aver messo in sicurezza i tuoi obiettivi.
Se decidi che non vale la pena ordinare su Deliveroo, o di non bere più di un bicchiere di vino al ristorante, e preferisci risparmiare quei 100 euro a settimana per regalarti 10 giorni in più all’anno in un hotel 5 stelle: non sei un tirchio. Sei una persona che decide consapevolmente a cosa dare valore.
“Fai un budget” è il consiglio che fa sentire intelligenti quelli che lo danno. Ma non cambia nulla nella vita di chi lo riceve.
Perché c’è una fregatura: non lo fa nessuno.Invece di monitorare ogni centesimo (sfiancante), segui solo tre passaggi semplicissimi: pagati per primo risparmiando e investendo automaticamente una percentuale fissa del tuo reddito, copri le spese essenziali e poi spendi tutto il resto senza sensi di colpa né fogli Excel.
Perché i budget tradizionali ti fanno odiare i soldi
I budget tradizionali tolgono tutta la gioia dal denaro, trasformandolo in un obbligo. Ti costringono a registrare ogni acquisto e ogni decisione, creando stress attorno a qualcosa che dovrebbe aiutarti, non farti del male.
Ti fanno ossessionare per ogni euro speso, ti puniscono con il senso di colpa quando sgarri e ti intrappolano in un ciclo di micro-gestione di spese che spesso non fanno la differenza. Falliscono perché si concentrano sulla privazione, invece di creare un sistema che funzioni davvero nella tua vita reale.
Perché i budget tradizionali falliscono?
Ecco alcuni motivi chiave:
Richiedono un monitoraggio continuo, diventando un secondo lavoro non richiesto.
Generano colpa e vergogna quando esci dal tracciato, anche per motivi validi.
Trattano tutte le spese allo stesso modo, ignorando il fatto che alcune ti rendono felice e altre no.
Ti spingono a lesinare sulle piccole gioie ignorando le spese importanti che incidono davvero sulla tua salute finanziaria.
Risultato: ti distraggono da ciò che conta davvero: risparmiare, investire e spendere con consapevolezza sommergendoti di regole, calcoli e frustrazione. Non sorprende che la maggior parte delle persone abbandoni tutto dopo poche settimane.
Perché l’Anti-Budget funziona (e ti fa sentire bene)
I budget tradizionali falliscono perché vanno contro la psicologia umana: ti chiedono di monitorare tutto e di usare forza di volontà costante. L’anti-budget ribalta tutto: lavora con il tuo comportamento naturale, non contro di esso. E funziona proprio per questo.
Diversamente dal budgeting classico, l’anti-budget si basa su tre semplici step:
1️⃣ Risparmia in automatico.
2️⃣ Copri le spese essenziali.
3️⃣ Spendi il resto come vuoi, senza colpa.
1. L’automazione gestisce le priorità al posto tuo
Quando imposti trasferimenti automatici per risparmio e bollette, i tuoi obiettivi più importanti vengono raggiunti prima ancora di iniziare a spendere. Avviene in automatico, in sottofondo, senza che tu debba pensarci ogni giorno.
Risultato: meno decisioni da prendere, meno stress e un sistema che lavora per te anche mentre fai altro.
2. Spesa “senza colpa” chiara e definita
Dopo aver coperto risparmi e spese fisse, il denaro che rimane è tuo. Puoi spenderlo come vuoi, senza pensieri. Hai già fatto il tuo dovere, ora puoi goderti il piacere.
Questo è quello che faccio io:
“Nel mio piano di spesa consapevole ci sono quattro categorie: costi fissi, risparmio, investimenti e spesa senza sensi di colpa. Quando hai finito, il sistema ti dice quanto puoi spendere liberamente. Questo ti libera. Ti fa capire esattamente quanto puoi permetterti senza compromettere i tuoi obiettivi di lungo termine.”
3. Elimina i conti mentali
Niente più conteggi mentali tipo: “Posso permettermelo?”. Il sistema lo sa già per te. Hai coperto ciò che conta, ora puoi vivere più leggero.
4. Riduce l’ansia da soldi
Quando sai di essere in carreggiata, puoi spendere senza paura. Avere un sistema dà una serenità che nemmeno le rinunce riescono a offrire.
Molti clienti dicono di sentirsi “più leggeri” e “per la prima volta, davvero padroni del proprio denaro”.
5. Smonta il mito del “risparmiare rinunciando al caffè”
Saltare un colazione da 5 euro non cambia la tua vita se quei soldi non vanno davvero da qualche parte. Il risparmio deve essere intenzionale e automatizzato, non solo fatto di piccoli sacrifici.
6. È sostenibile nel tempo
L’anti-budget è semplice, flessibile, realistico. Puoi seguirlo per anni, non solo per qualche settimana. E i risultati veri arrivano proprio dalla costanza.
Dove l’Anti-Budget può fallire
Non è perfetto per tutti. Ecco i limiti da considerare:
1. Presuppone che tu non spenda troppo
Se esageri con la spesa libera, potresti trovarti a secco prima della fine del mese. Serve un minimo di disciplina o l’impegno a costruirla.
2. Non adatto a redditi irregolari
Se sei freelance o lavori a chiamata, le entrate possono essere imprevedibili. In questi casi, fissare importi automatici può diventare complicato.
Serve creare prima un fondo di sicurezza per assorbire le fluttuazioni.
3. Nasconde le spese problematiche
Non monitorando tutto, certe abitudini (tipo deliveroo ogni sera) possono passare inosservate finché non erodono la tua flessibilità finanziaria.
4. Ti fa perdere opportunità di ottimizzazione
Non sapendo dove va esattamente il tuo denaro, potresti continuare a spendere in cose che non ti danno valore. Un controllo periodico è utile per riallineare i tuoi soldi alle tue priorità.
5. È difficile se vivi con un budget già tirato
Se a fine mese non ti resta nulla dopo le spese fisse, l’anti-budget non funziona. Prima va creata una margine finanziario minimo.
6. Alcune persone hanno bisogno di più struttura
Se sei una persona che ama i confini precisi e le regole, questo approccio può risultare troppo “aperto”. In quel caso, un metodo più rigido può aiutarti a sentirti più in controllo.
Gli errori più comuni con l’Anti-Budget
Dimenticare le spese irregolari: bollo auto, regali, assicurazioni annuali… serve un fondo separato per queste voci.
Saltare il fondo emergenze: senza un cuscinetto di 3–6 mesi, basta un imprevisto per mandare tutto all’aria.
Risparmiare troppo, troppo presto: partire troppo aggressivi porta a mollare. Meglio iniziare con poco e aumentare gradualmente.
Non tenere sotto controllo i costi fissi: se aumentano troppo, soffocano risparmi e spese libere.
Non aumentare il risparmio quando cresce il reddito: ogni aumento di stipendio è un’occasione per risparmiare di più, non per spendere di più.
Pensare “l’ho impostato, ora me ne dimentico”: automatizzare è utile, ma serve una revisione trimestrale per restare allineati con i tuoi obiettivi.
L’Anti-Budget fa per te?
È perfetto se:
Odii il budgeting tradizionale ma vuoi controllo.
Hai un reddito stabile.
Sei già consapevole delle tue spese.
Vuoi semplicità e automazione.
Vuoi goderti la vita oggi, ma costruire sicurezza per il futuro.
Non è l’ideale se:
Non sai dove finiscono i tuoi soldi.
Hai un reddito irregolare.
Hai problemi con spese impulsive.
Ami monitorare ogni dettaglio.
Quindi: cosa devi fare?
Dividi il tuo reddito netto in quattro categorie:
1. Costi fissi (50-60%)
Affitto/mutuo, bollette, abbonamenti, assicurazioni, spese fisse. Aggiungi un 15% di margine per imprevisti. Se superi il 60%, serve rivedere qualcosa.
2. Investimenti (10%)
Fondi pensione, ETF, strumenti di lungo periodo. Automatizza da subito. Meglio iniziare con poco che aspettare troppo.
3. Risparmi (5-10%)
Fondo emergenze, acconto casa, viaggi. Tieni conti separati per ogni obiettivo.
4. Spesa senza colpa (20-35%)
Qui arriva il bello. Usa i tuoi Money Dials: scegli cosa ti dà gioia e taglia tutto il resto.
I soldi al servizio della vita
Il piano di spesa consapevole non serve a “risparmiare per risparmiare”, ma a vivere meglio.
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